Interviste

3 domande a Cécile Bourland, Amministratore Delegato della CCI France Italie

Cécile Bourland

Diamo il benvenuto a Cécile Bourland che dall'11 marzo 2019 è stata nominata nuovo Amministratore Delegato della CCI France Italie.

1. Quali sono state le tappe del tuo percorso professionale prima di approdare alla Chambre?

Il percorso di studi intrapreso negli anni rappresenta per me una parte molto importante del mio passato.
Ho vissuto in Francia praticamente tutta la mia gioventù ed ho frequentato l'ESCP a Parigi, dopo un anno di "prépa" questo luogo franco-francese un po' "barbaro" che però mi ha permesso di raggiungere un ottimo livello formativo e ha definito quello che sarebbe poi diventato il mio approccio al lavoro. Mi ha insegnato a responsabilizzarmi e a capire sin da subito l’importanza del rispetto delle scadenze e l’individuazione delle priorità rispetto alle urgenze. All'ESCP ho conseguito con grande passione la specializzazione in marketing.

Mi sono poi trasferita a New York, dove ho conseguito un MBA alla Columbia Business School specializzandomi in finanza e marketing. Questa prima esperienza internazionale è stata senza dubbio una tappa importante del mio percorso di studi e di vita, in generale. Sono infine tornata in Francia dove ho iniziato a lavorare per il gruppo Danone.

Ho iniziato nel dipartimento marketing della Divisione Birra, dove sono rimasta per 5 anni. È lì che ho davvero imparato tutto quello che so oggi di marketing. Ho avuto infatti l’opportunità di seguire in parallelo al mio lavoro un corso di formazione previsto dall'azienda e rivolto alla crescita del dipendente. Dopo 5 anni nel marketing ho avuto l'opportunità di integrare il servizio acquisti che si stava in quel momento strutturando, e veniva gestito come una funzione sempre più strategica per il Gruppo.

Sono quindi rimasta in Danone per altri 5 anni, di cui l’ultimo in una posizione centrale, sempre responsabile degli acquisti marketing ma con responsabilità su tutte le divisioni food. Ho un bel ricordo di quel periodo in cui ho lavorato tanto sulla gestione dello sponsoring per il Mondiale 1998, fino alla vittoria della Francia!

È stata poi la volta di Milano, dove mi sono sposata e dove per qualche anno mi sono concentrata sulla famiglia e l'apprendimento della lingua italiana.

La mia esperienza lavorativa in Italia prima della Chambre è stata presso Mossi & Ghisolfi, gruppo italiano operante nella petrolchimica e specializzato nella plastica per bottiglie di acqua, Coca-Cola, etc…. La collaborazione con Mossi & Ghisolfi è durata circa 10 anni durante i quali mi sono occupata di sviluppare il mercato delle specialità in Europa, ma anche America Centrale e America del Sud. Grazie a questo incarico ho avuto l’opportunità di viaggiare molto e di partecipare a numerosi incontri e conferenze sul packaging dove presentavo il nostro prodotto e avevo modo di incontrare in nostri clienti, tutti grandi gruppi del settore Food.

2. Chi è Cécile Bourland nella vita personale? In che modo riesci a conciliare la vita professionale con la sfera privata?

Sono sposata con un Italiano, abbiamo 3 figlie e vivo a Milano da 18 anni, il che mi dà davvero una doppia cultura franco-italiana. Penso di essere una persona molto organizzata, precisa, adattabile, e sicuramente questo lato del mio carattere agevola il modo di gestire vita professionale e personale. Nel corso degli anni ogni tanto ho preso una pausa, per concentrarmi di più sui miei figli, e quei periodi sono sempre stati molto positivi. Ora, dopo 10 anni di spostamenti molto frequenti per via del lavoro, sono contenta di aver raggiunto una certa stabilità a Milano. Per me è molto importante gestire un team e farne parte, così importante che diventa parte integrante della mia vita. Deve essere un piacere arrivare tutti i giorni in ufficio, ritrovare i colleghi, e lavorare tutti insieme per raggiungere i nostri obiettivi!

3. Con le ultime elezioni del 2016 e l’insediamento del nuovo Presidente e del nuovo Board, la Chambre ha subito una forte evoluzione sperimentando grandi cambiamenti e dando vita a tanti nuovi progetti sempre con l’obiettivo di favorire e consolidare le relazioni economiche tra Francia e Italia. In quest’ottica, qual è la visione che immagini per il futuro della Chambre?

È stato fatto un ottimo lavoro negli ultimi 3 anni, l'attività si è sviluppata molto ed arrivo in un periodo molto bello e proficuo per la Chambre: la base associativa è in continua espansione e i soci si sentono sempre più coinvolti grazie alle numerose attività e alle nuove occasioni di networking che sono state create. I soci Gold sono per esempio cresciuti in modo esponenziale e rappresentano il motore promotore e sostenitore di tante iniziative.

L'obiettivo resta quello di sviluppo e potenziamento delle attività, rafforzando la qualità dei servizi che offriamo e degli eventi che organizziamo. Ognuno di noi ricopre un ruolo preciso alla Chambre e lavora su specifici progetti. È importante che ci sia e si percepisca una visione strategica che possa confermarci che stiamo andando nella direzione giusta. Sviluppare relazioni tra Francia e Italia è una missione che ha un senso profondo e ne ha tanto in particolare per me.
Penso comunque che si possa fare ancora di più, per esempio attrarre alla Chambre un maggior numero di aziende italiane presenti su tutto il territorio.
Spero inoltre di contribuire allo sviluppo delle capacità del team. Ho previsto di passare del tempo con ognuno di loro, favorire la loro formazione, e portarli a crescere in seno alla Chambre.

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