IL PIANO #NEXT GENERATION ITALIA
 

NEXT GENERATION ITALIA: ISTRUZIONI PER L'USO

Con il fine di informare i propri soci e gli stakeholder del proprio ecosistema, la CCI France Italie, con il supporto di FI Group, ha lanciato l'iniziativa NEXT GENERATION ITALIA: ISTRUZIONI PER L'USO un ciclo di iniziative, incontri, seminari e workshop dedicati al tema.

Lo scopo è di presentare e analizzare nel dettaglio il piano italiano, fornire assistenza nell'identificazione delle opportunità di finanziamento e delle sinergie possibili tra aziende, confrontare i vari piani nazionali e seguire l'evoluzione e l'applicazione del piano nel biennio 2021-2023.

 

INFORMAZIONI SALIENTI

NextGenerationUE è un pacchetto di stimoli senza precedenti, il più ingente mai finanziato dalla UE, per contribuire a riparare i danni economici e sociali causati dalla pandemia di Coronavirus e costruire un'Europa più ecologica, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.


Next Generation UE ha una dotazione di 750 miliardi* di euro così suddivisi:

  • Il dispositivo per la ripresa e la resilienza: è il fulcro di NextGenerationEU, e metterà a disposizione 672,5 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri di cui prestiti 385,8 miliardi di euro di cui sovvenzioni 338 miliardi di euro.
  • REACT-UE, 47,5 miliardi di euro suddiviso tra FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), Fondo Sociale Europeo (FSE), Fondo di aiuti europei agi indigenti (FEAD)
  • Orizzonte Europa (Horizon Europe), 5,0 miliardi di euro aggiuntivi al framework programmatico per ricerca e innovazione 2021 - 2027
  • Sviluppo Rurale, fondo da 7,5 miliardi di euro per sostenere la politica europea in materia di sviluppo rurale.
  • Fondo per una transizione giusta (JTF), fondo da 10,0 miliardi di euro per sostenere territori che devono far fronte a gravi sfide socioeconomiche derivanti dalla transizione verso la neutralità climatica
  • RescEU, fonda 1,9 miliardi di euro facente parte del meccanismo di protezione civile dell’Unione Europea
  • Fondo InvestEU, 5,6 miliardi di euro.
     

Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza – Italia Domani

Ogni stato ha presentato alla Commissione Europea nell’Aprile 2021 il proprio Piano Nazionale per la Ripresa e Resilienza, specificando come utilizzare i fondi. Per ogni stato sono stati rispettati i seguenti obiettivi minimi di ripartizione delle spese:

  • almeno il 37% per investimenti e riforme che supportino degli obiettivi legati alla transizione ecologica;
  • almeno il 20% degli investimenti legati alla trasformazione digitale.
     

L'Italia ha presentato una prima versione del piano, denominato #Next Generation Italia, approvata dal Consiglio dei ministri, il 12 gennaio 2021, con il governo Conte-bis.

Italia Domani, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza vede un importo totale di 191,5 miliardi di euro, 6 Missioni da perseguire che si raggruppano in 16 componenti funzionali a loro volta suddivisi in 48 linee di intervento.

Le sei missioni principali sono:

  1. Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura
  2. Rivoluzione Verde e Transizione ecologica
  3. Infrastrutture per una mobilità sostenibile
  4. Istruzione e ricerca
  5. Inclusione e coesione
  6. Salute

Per finanziare ulteriori interventi il Governo italiano ha approvato un Fondo complementare con risorse pari a 30,6 miliardi di euro. Complessivamente, quindi, gli investimenti previsti dal PNRR e dal Fondo complementare sono pari a 222,1 miliardi di euro.

Recovery Plan – i traguardi dell’Italia

Nel mese di agosto 2021 la Commissione europea ha erogato il prefinanziamento iniziale da 24,9 miliardi, cioè il 13% delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza italiano.

Nell’aprile 2022 la Commissione ha versato la prima rata da 21 miliardi di euro, di cui 10 miliardi di euro di sovvenzioni e 11 miliardi di euro di prestiti nell'ambito del Recovery and Resilience Facility (RRF). Certificando il raggiungimento dei 51 obiettivi previsti nel PNRR per il 2021.

Nel giungo 2022, è stata approvata l’erogazione della seconda rata da circa 24,1 miliardi di euro, con una parte di contributi a fondo perduto pari a 11,5 miliardi e una di prestiti pari a 12,6 miliardi. L'importo effettivamente versato è stato di 21 miliardi di euro (suddivisi fra 10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti) al netto di una quota che la Commissione trattiene su ogni rata di rimborso, pari al 13% del prefinanziamento ricevuto ad agosto 2021 dall'Italia.

Ora si punta al raggiungimento del prossimo step: 55 obiettivi entro il 31 dicembre 2022 per ottenere la terza rata.
 



* Importi in prezzi 2018.

 

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