COVID-19
Decreto Rilancio: Rafforzamento del credito d'imposta R&S
RAFFORZAMENTO DEL CREDITO D'IMPOSTA PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO NELLE AREE DEL MEZZOGIORNO
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 128 (Supplemento Ordinario n. 21) del 19 maggio 2020 il decreto Rilancio (D.L. n. 34/2020) che introduce misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19.
Nello specifico, approfondiamo di seguito le misure volte al rafforzamento del credito d’imposta Ricerca & Sviluppo & Innovazione già oggetto di novità con la Legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019)
RAFFORZAMENTO DEL CREDITO D'IMPOSTA PER LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO NELLE AREE DEL MEZZOGIORNO
Nell'Art. 244 del Decreto Rilancio si stabilisce che, al fine di incentivare più efficacemente l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo delle imprese operanti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, la misura del credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, inclusi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di Covid-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle suddette regioni, sia aumentata:
- dal 12% al 25% per le grandi imprese che occupano almeno 250 persone, il cui fatturato annuo è almeno pari a 50.000.000 € oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43.000.000 €;
- dal 12% al 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10.000.000 €;
- dal 12% al 45% per le piccole imprese che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10.000.000 €.
La maggiorazione è disposta a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione.
Con il Decreto Rilancio sono state mobilitate risorse per fronteggiare la crisi e preparare la ripartenza, in particolare al Sud. Ora l’Italia deve rialzarsi. Per farlo, deve sanare le sue fratture, colmare i divari sociali e territoriali. Ecco perché, stavolta, a differenza che in passato, sono state messe in campo misure che impediscano che sia il Sud a pagare i costi della crisi.
Per questo motivo si è deciso di continuare a puntare sulle imprese che investono in ricerca e innovazione, e che hanno il coraggio e la volontà di restare al Sud.
Per ulteriori approfondimenti e accesso alle schede di sintesi di tutte le agevolazioni/incentivi:
Dott.ssa Sandra Valente